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Anche se in'Italia vengono coltivati con successo la stragrande maggioranza dei vitigni internazionali dominanti, i vitigni autoctoni del paese sono ciò che offre le vere caratteristiche di sapore che hanno reso i vini italiani rinomati in tutto il mondo da secoli. Con letteralmente centinaia di vini prodotti in Italia ogni anno, non c'è da meravigliarsi se selezionare vini italiani può essere un po ' complesso. Decifrare i termini e i nomi dei vini italiani, interpretare le etichette dei vini italiani, imparare i sistemi di classificazione dei vini italiani, capire le zone viticole regionali e le varietà più particolari che non sempre rientrano nella categoria di quelle più conosciute fanno parte dell'avventura della selezione del vino italiano.

In generale, i vini italiani possono essere suddivisi in due categorie principali: vini da tavola e vini italiani DOC o DOCG. I vini da tavola italiani tendono ad essere vini rossi o bianchi meno costosi che vengono prodotti per essere consumati nell'atmosfera rilassata di una cena in famiglia e sono il cardine di una tavola da pranzo italiana. I vini da tavola sono spesso vini fruttati, alcuni frizzanti, la maggior parte sono di mediamente corposi e tutti hanno un'affinità con la cucina regionale italiana.

I vini italiani di fascia alta hanno una gamma di denominazioni di qualità, da buono a superiore. Con oltre 2000 vitigni autoctoni che coprono terreni variegati, crescono in climi temperati e sono tutti distribuiti su una penisola eccezionale, si può immaginare che le combinazioni di vini risultanti sarebbero tanto diverse quanto le sottoculture che li circondano. lcuni di essi come ad esempio il Barolo, il Barbaresco, il Chianti Classico Riserva e l'Amarone si sposteranno verso i prezzi più alti.